SEL XXV Aprile - Roma -


Il Circolo di Sinistra Ecologia Libertà XXV Aprile (Via Silvano, Roma)

La situazione generale del Paese, non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale, culturale e politico non ci permette di ben sperare: la confusione è forte anche nel popolo della sinistra che segue con sempre maggiore disaffezione il balletto mediatico delle dichiarazioni su alleanze, accordi elettorali e di governo.
In questa difficilissima fase la nostra forza politica fatica a trovare la sua collocazione e a perseguire il suo obiettivo fondativo: ricostruire la sinistra politica, raggiungere una posizione egemonica nella coalizione di centrosinistra e realizzare un’alternativa di governo.
A questo proposito, il Circolo ringrazia i compagni e le compagne che si sono messi in rete e stanno organizzando l’assemblea nazionale del 30 settembre “Non affoghiamo nella vecchia politica la speranza rappresentata da SEL”, confermando la propria partecipazione, perché la capacità di iniziativa politica di SEL, la sua spinta innovativa e credibilità dipendono dalla qualità del nostro modo di stare insieme e di decidere; perché dobbiamo essere liberi di praticare l’esercizio della contraddizione; perché dobbiamo incalzare e sfidare il PD sul terreno di una proposta credibile e innovativa di governo; perché dobbiamo continuare il progetto fondativo di SEL: riaprire la partita con la proposta di una sinistra che si cimenta col governo senza rinunciare ai propri contenuti.
Questo accade a livello nazionale, mentre a livello cittadino viviamo avvolti da una sorta di cappa fatta di silenzi e strumentalità. Crediamo sia importante aprire una discussione dentro SEL sul governo di Roma, per costruire un progetto che sia partecipato e discontinuo rispetto a quello attuale, culturalmente, economicamente, socialmente e politicamente, che preveda un nuovo modo di gestire l'azione pubblica, che sia esplicitamente critico nei confronti delle precedenti amministrazioni comunali del centrosinistra, che proponga una visione della città opposta a quella delle forze politiche che governano attualmente la Ragione, che riapra la partita nella Capitale facendo irrompere democrazia e contenuti. Perché tutto ciò si realizzi è necessaria una larga coalizione sociale che sostenga un’idea innovativa e plurale di sinistra, di forte discontinuità per quanto riguarda  il programma, la concezione urbana e il metodo di governo.
Quello di Roma non è un voto locale, per questo chiediamo che si attivi un tavolo di confronto cittadino tra le forze di centrosinistra per decidere regole e date delle primarie per il Sindaco e dei Presidenti dei Municipi.
Dobbiamo porci assieme il tema ambizioso di costruire e proporre un’idea nuova di città e democrazia, partendo dalla società civile, dalla partecipazione e dall’organizzazione delle classi subalterne e dei soggetti svantaggiati. Dobbiamo candidarci a tessere un’altra via al modello di sviluppo urbano che ci soffoca - fatto di espansione urbana, consumo di territorio, privatizzazione dei  beni comuni e degli spazi pubblici – e dobbiamo farlo assieme alle tante esperienze e nascenti istituzioni che si autorganizzano e si riappropriano di quegli spazi, dei beni e dei servizi espropriati in nome della “crescita”, della rendita, del guadagno di pochi a scapito della collettività. Dobbiamo costruire un’ampia e plurale coalizione sociale, nella piena consapevolezza che la diversità è una risorsa da cui attingere e non un freno. 

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